Contact Us

Use the form on the right to contact us.

 

         

123 Street Avenue, City Town, 99999

(123) 555-6789

email@address.com

 

You can set your address, phone number, email and site description in the settings tab.
Link to read me page with more information.

statement

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Vivamus sagittis lacus vel augue laoreet rutrum faucibus dolor auctor. Etiam porta sem malesuada magna mollis euismod. Etiam porta sem malesuada magna mollis euismod. Donec sed odio dui. Nulla vitae elit libero, a pharetra augue.

Statement

Il mio atto creativo va interpretato come una pratica catartica tesa ad esorcizzare il dolore, la solitudine, ma anche necessaria a canalizzare l’allegria e tutti gli stimoli positivi che provengono dal quotidiano. Come ogni artista agisco da grande filtro per le energie che giungono dall’universo, quelle positive come quelle negative, che metabolizzo e reimmette in circolo in forma di opera d’arte e di rinnovata bellezza. Attraverso la creazione si assolve ad una organizzazione spirituale ed emozionale, che risulta indispensabile per sopravvivere lungo il cammino di avvicinamento alla propria identita’ divina. La capacita’ di adattamento al dolore si fonde con la plasticita’ e la fluidita’ della materia, permettendo di colmare il tragitto che ci separa dalla realizzazione dell’opera, superando gli ostacoli e vincendo le resistenze, in un simulacro del percorso esistenziale. Ne consegue una simbiosi creativa in cui autore e materia compiono il viaggio insieme, un percorso armonico fatto di intesa e collaborazione basato su autonomie individuali controllate. La creazione di forme ancora inesplorate che sopravvivono ad ogni incidente pittorico, sono il risultato di questa intesa e interazione, tra uomo e materia, tra individuo e mondo circostante, il meccanismo attraverso cui cerco di raccontare la mia storia personale come storia dell’uomo in genere, arricchendo l’atto creativo di quel valore simbolico e concettuale che gli conferisce identita’ universale. E’ un’azione introspettiva, intensa ma lieve, che si realizza nel distacco materiale dalle forze e resistenze terrene, in un viaggio lungo che conduce fino alle stanze chiuse. E’ la mia pratica per scongiurare l’oscurita’, il tentativo di riconciliazione con quella parte divina che pertiene ad ogni essere umano in quanto tale.

LA RICERCA DELLE RISPOSTE

Strutturazione destrutturazione della materia e dell’io durante l’atto creativo.

IL DUBBIO

L’uomo e’ da sempre un cercatore con inciso nel proprio DNA il dubbio, una forma di energia silente che alimenta con costanza il suo istinto naturale di ricerca. La sua e’ una ricerca dettata da esigenze psico-fisiche, dal frutto di un’intima elaborazione mentale che supera i bisogni del corpo per dare libero sfogo a quelli della mente, con la conseguente necessita’ di soddisfarli. La storia dell’universo e dell’essere umano fondendosi con quella personale tendono a generare un archetipo mentale, un ambiente in cui governa lo smarrimento, che proietta l’individuo in un labirinto fatto di domande e di risposte che si susseguono in modo convulso. Accade che la limitata natura delle risposte sconfini nell’ampiezza del dubbio, e che gli elementi sovrapponendosi generino confusione e domande irrisolte. E’ un labirinto mentale in cui siepi ordinate e colorate si alternano con grovigli dalle erbe spinose ed orticanti, dove l’insita natura bipolare prova a imbrigliare l’anima per porla in stallo, dentro di un profondo e corposo buio della mente. Ma il dubbio e’ come la materia, un agglomerato di parti piu’ piccole coese tra loro, un insieme di esperienze vissute, di gioie e dolori, e di tutto cio’ che e’ vita. E quindi, proprio come la materia lo si puo’ scomporre, riportare agli elementi primari che lo costituiscono, e con esso anche tutte le domande che ne sono parte. In ultima analisi sono dunque proprio le domande a dover essere scomposte mediante la ricerca, destrutturate, sciolte nel dubbio da cui nascono e nelle parti che hanno assemblato il dubbio stesso. 

La destrutturazione del dubbio e delle domande e’ un viaggio complesso, allo stesso tempo mentale e materiale, una forma di sublimazione dello spirito che scompone l’essenza, che ci fa calare dentro l’anima come fosse materia, tra le fibre ed i suoi anfratti dando vita alla ricerca.

L’INTROSPEZIONE

Come ogni viaggio ha il suo vettore cosi l’introspezione e’ l’elemento in grado di lanciarci nel percorso di ricerca, il differenziale che porta a formulare le domande e a recuperare le risposte. E’ il metodo per calarsi sul fondo tra gli angoli remoti, per smuovere i sedimenti emozionali e riportare alla luce i reperti sommersi tra i dolori. Le questioni irrisolte possono cosi’ riaffiorare, e una consapevolezza nuova, un’analisi matura e’ in grado di scomporle gia’ in risposte. 

LE DOMANDE 

Quel che accade durante il viaggio creativo e’ qualcosa di mistico e spirituale difficile da spiegare, di sovrannaturale, qualcosa di paragonabile alla grandiosita’ della creazione dell’universo. L’atto creativo rappresenta il metodo di ricerca ma anche l’opportunita’, l’utilizzo del vettore per l’esercizio dell’azione, l’atto creativo rappresenta il luogo. E’ il posto in cui si incontrano dubbi e domande e dove si cerca l’uscita, dove tutte le domande sono solo episodi diversi della stessa storia del dubbio. In questo posto spirito e materia corrono insieme lungo le vie delle risposte, uniti nel tragitto verso una meta comune. Cosi’ ci si ritrova destrutturati all’interno della materia che noi stessi destrutturiamo, imboccando strade che conducono a porte nuove, affacciandosi sull’infinito possibile, su quello impossibile, e sfidando la materia stessa nel tentativo di superarsi.  L’esito creativo ne e’ il racconto, il frutto dell’analisi, le sue risposte, la tecnica che evolve insieme con lo spirito.

Destrutturare la pittura e’ una forma di autoanalisi, esattamente come lo scrivere di se’ stessi, una chiave d’accesso per le trame piu’ profonde dell’io. E’ un percorso fatto di strade che sembrano chiuse e di porte che si spalancano improvvise, una comunione che si consuma con la materia di cui si condivide la fatica. La ricerca della strada verso le risposte avviene dunque in modo congiunto, e non sempre agevole, calandosi piano sul fondo tra le molecole che si scompongono in atomi liberi, andando a cogliere l’ultimo bagliore che e’ sempre il primo. Ne consegue una ricostruzione che eleva templi alle virtu’ acquisite, alla pace ritrovata, alla comprensione di un viaggio che sa di purificazione.

LE RISPOSTE

Ed ecco il viaggio, il percorso a due, in cui materia e spirito collaborano al fine comune, dove le scoperte dell’uno sono anche le risposte dell’altro. E’ il viaggio in cui tornare indietro vuol dire andare avanti, dove la regressione e’ progressione, e l’ultima porta e’ sempre la prima. Qui l’alfa e’ l’omega, calandosi sul ciglio della prima porta ci si ritrova sull’uscio dell’ultima, e dietro di loro una risposta unica. La luce oltre la vita, l’acerrima nemica che diviene amica, che accoglie senza distinzione i propri figli nel suo grembo, e che propone a tutti una visione nuova. Ed e’ proprio nella ricerca delle risposte che la bellezza si va a insinuare, combinandosi con la verita’ per trasformare i rovi in siepi, le spine in petali, e il labirinto in un amabile cammino che parla d’arte.

CONCLUSIONI

La mia storia creativa racconta in pittura i momenti piu’ intimi del mio percorso di vita, l’evoluzione tecnica congiunta a quella spirituale, l’intensita’ dei singoli gesti. Racconta l’ingresso attraverso una prima porta che dopo lungo vagare si ripresenta come ultima, il varcarne la soglia all’interno di ogni opera, e l’eterno ritorno alle origini, con un grado sempre nuovo di coscienza. Ogni ritorno e’ ripartenza, l’evoluzione conseguente all’esperienza, una rinnovata consapevolezza che ci fa pensare alla vita in modo differente. E’ un passaggio maturo. Mi piace pensare che l’uomo si differenzi mediante vite successive, che ogni vita ci sia una piccola o grande missione da compiere, e che in tal modo ci si evolva con progressione attraverso livelli differenti. Mi piace poi pensare ad un luogo di energia comune, un punto d’arrivo dove le differenze crollano ed il grado di specializzazione diventa unico per tutti, un posto in cui le molecole svincolano i propri atomi liberi di andare. Mi piace credere che tutti siamo in qualche modo dei predestinati, che l’anima di ogni artista viaggi sempre con la sua tecnica, e che un giorno io ho ricevuto in dono questa storia.